BRIGHTON
I LUOGHI VISITATI (seconda parte)
Canterbury
La città antica di Canterbury è stata il centro del culto cristiano per quasi 1.700 anni. Il suo più grande tesoro è la cattedrale, famosa per il brutale omicidio di Thomas Beckett nel 1170.
“La più imponente ed evocativa, se non la più bella, cattedrale inglese è la sede dell'arcivescovo di Canterbury, primate d'Inghilterra – scrive la famosa guida Lonely Planet - la sua costruzione ha risentito di diversi stili architettonici ma il risultato finale è un vero capolavoro. Dopo il martirio di Thomas Becket, la cattedrale è divenuta una delle più importanti mete di pellegrinaggio medievali e come tale è stata immortalata da Geoffrey Chaucer nei suoi 'Canterbury Tales'.
Sono già stata a Canterbury, nel lontano 1991 e invece di visitare la storica cattedrale, preferii un cheeseburger al MacDonald’s e quattro chiacchiere in compagnia fra compagni di scuola. Tra me e me pensavo, tanto ci ritornerò. E così è stato. Eppure, anche questa volta la visita alla storica cattedrale di Canterbury è saltata. Sarà il destino! Certo l’apertura verso il turista non è delle più accoglienti. La cattedrale è circondata da una cinta muraria e da una cancellata in ferro, affinché non possa essere ammirata da occhi indiscreti e gratuiti. Perr entrare bisogna pagare un biglietto del costo di 7 sterline e mezzo, e se non si paga il pedaggio non si può nemmeno entrare per dare uno sguardo alla facciata o scattare una fotografia. Mi stupisce sempre in Inghilterra il costo esagerato e la venalità delle strutture ecclesiastiche, dove alla semplice “offerta libera” si viene obbligati a mettere mano al portafoglio, e non in base alla propria coscienza o possibilità, ma secondo un preciso listino prezzi.
A questo punto, visto il poco tempo a disposizione e l’austerità della biglietteria, giro i tacchi e faccio un giro gratuito all’aria aperta per le vie soleggiate di Canterbury.
Lewes
Cittadina medioevale dell’East Sussex a pochi chilometri da Brighton. (Tranquillamente raggiungibile in autobus da Churchill Square) Lewes è piccola ed accogliente, raccolta lungo High Street, la via principale ai cui lati si trovano antichi palazzi adibiti a librerie, sale da te, pasticcerie e negozietti con insegne in legno dall’atmosfera intima in cui si può contemporaneamente mangiare un muffin al cioccolato, provarsi un vestito di seconda mano e giocare con la pista dei trenini elettrici.
Lewes si snoda attraverso una fitta serie di stradine laterali che conducono a giardini curatissimi e paradisiaci ruscelletti, come il Southover Grange & Gardens, dove deliziose famiglie inglesi trascorrono il tempo leggendo, giocando e mangiando un gelato, in piena sintonia con l’ambiente e la natura! Meraviglioso!
A rendere famosa la cittadina è senza dubbio il Lewes Castle, castello normanno costruito nel 1087 da William de Warenne (da cui si gode il panorama di tutta la città). Lewes è il classico castello “motte-and-bailey*” con la particolarità, che lo rende uno degli unici due esempi esistenti, l'altro è quello di Lincoln, ad avere ben due motte una ad ogni estremità del recinto ovale.
(*Antica fortificazione normanna consistente in un tumulo rialzato con un mastio sulla cima. Quando compare insieme a un "bailey", spazio racchiuso dalle mura di un castello, viene chiamato "motte-and-bailey").
Una piacevole pausa consigliata alla piccola birreria locale “Harveys Brewery” lungo la sponda del fiume Ouse, con vendita diretta nelle vetrine all’angolo di Cliffe High Street.
Bath
Famosa per le terme romane e l’elegante architettura georgiana, Bath è stata inserita nella lista dei luoghi dichiarati dall'UNESCO Patrimonio dell'Umanità.
Nel '700 fu il centro della società più alla moda ed i frivoli aristocratici giunti a Bath per il gioco d'azzardo, i pettegolezzi ed i flirt amorosi attirarono brillanti architetti che progettarono case a schiera in stile palladiano e superbe piazze che oggi caratterizzano il panorama urbano. A dominare su tutto è il colore ocra, in maniera costante ed uniforme. Da vedere: la Bath Abbey, le Terme romane, le Pump Rooms ed il Pultney Bridge, con i suoi negozi (da qualcuno paragonato al Ponte Vecchio di Firenze, ma a mio parere, ce ne corre….!) In estate, artisti di strada e turisti affollano le strade ma, volendo, ci si può rifugiare sulle acque del fiume Avon e contemplare la città da una barca a remi.
Passeggiando per Bath, al cospetto di residenze in stile georgiano, il dubbio che si tratti di una cittadina elegante e dalla vita costosa, con negozi ammirabili più dalle lucenti vetrine piuttosto che dall’interno, svanisce!
Per gli appassionati del “turismo letterario”, lungo le vie di Bath si trova la casa-museo della scrittrice britannica Jane Austen. Da qualche anno, la città ospita il Jane Austen Festival, un evento che ripercorre la vita dell'autrice, ripropone i suoi romanzi e approfondisce gli usi e costumi dell'epoca Regency. (Una manifestazione a cui partecipano centinaia di persone rigorosamente agghindate in abiti d'epoca). Uno dei personaggi austiniani più amati dal pubblico femminile è Mr. Darcy; e proprio per rimanere in tema, lungo viaggio di ritorno in pullman, la guida propone niente pò po’ di meno che la visione del film del 2005 diretto da Joe Wright, “Pride & Prejudice”, tratto dal romanzo della Austen.
Leeds Castle
A proposito del Leeds Castle mi è capitato di leggere: “L'insieme è sicuramente d'impatto, anche se esageratamente orientato al turismo di massa, circondato da campi da golf, ristoranti, negozi, serre, voliere con uccelli esotici, labirinti e giardini di ogni tipo”. Tutto vero! Sia la bellezza del castello immerso nel verde dei giardini, sia la disarmonia delle attrazioni e degli spettacolini organizzati per i turisti.
Tuttavia, dopo la visione in età adolescenziale di “Shining”, non riesco più a resistere ai labirinti di siepe, e mi infilo nel Maze (labirinto costruito nel 1988 con 2.400 alberi di tasso). In tasca ho la soluzione con la piantina disegnata dall’alto e la strada per raggiungere l’uscita segnata in rosso. Entro e già tremo, dopo un alcuni giri a vuoto, mi accodo a tre bambini inglesi che ridono e si divertono tra le siepi, mentre a me viene il panico. Se tra qualche secondo non riescono a raggiungere il centro del labirinto, da cui si respira un po’ d’aria e si vede il paesaggio dall’alto, vomito! Per fortuna i bambini hanno sempre grande intuito per i giochi! E finalmente si raggiunge il Belvedere! Guardo il panorama e mi dico, “il più è fatto”, l’uscita è collocata qui di sotto e si raggiunge attraverso una grotta sotterranea denominata “Grotto”.
Mi avvio da sola alla grotta, ma all’entrata sento il rumore dell’acqua e strani suoni, è buia e non riesco a vedere l’uscita. Corro indietro terrorizzata e chiedo umilmente ad una mamma con due bambini al seguito, se posso unirmi a loro perché ho paura. Così mi lascio accompagnare, mentre i due piccoli bimbi, giocano e scherzano, guardando stupiti questa straniera di più di trent’anni farsi accompagnare dalla loro mamma! Solo all’uscita e alla vista della luce, riesco di nuovo a respirare e ritrovare il dono della parola! Ringrazio più volte la dolce mamma e i due bambini e con la coda tra le gambe, concludo il giro nel Leeds Castle.
Per la cronaca: il Leeds Castle è collocato su due isole circondate dalle acque del lago artificiale creato dal fiume Len, nel cuore del Kent, ed è stata la residenza di royalty, signori e signore per oltre 900 anni. Il maestoso Castello, fondato nel 857, divenne roccaforte in pietra durante il regno di Enrico I, (originariamente il castello medievale fu costruito in legno, soltanto nel 1119 fu ricostruito in pietra), nel 1282 fu donato ad Edoardo I e rimase fra le residenze reali per i 3 secoli successivi, fino alla morte di Enrico VIII. Per oltre un secolo fu nelle mani dei Wykeham Martin ed infine acquistato, nel 1926, dalla Signora Wilson Filmer, ricca ereditiera anglo-americana, che divenne in seguito l'onorevole Lady Baillie. Dopo la sua morte furono eseguite le sue disposizioni per la creazione del Leeds Castle Foundation che oggi amministra il castello e l'immenso parco che lo circonda. Una ricca collezione di mobilia antica, quadri ed arazzi storici, invece, da' vita alle stanze e ai corridoi del castello.