BORDEAUX
I LUOGHI VISITATI (seconda parte)
Château de Belloc – Sadirac
“Oh! Légumes Oubliés” un posto in cui vengono coltivati ortaggi di ogni tipo: zucche, pomodori, bietole, legumi ed erbe commestibili, solo per citarne alcuni, dalla frutta e verdura che si trova normalmente nei nostri mercati a quelli più particolari, appunto “dimenticati” dal tempo, o addirittura mai visti.
Dopo una visita al giardino dedicato alle biodiversità, conosciuto con il nome di “Museé & Labyrinthe Gourmands” (le cui colture ed aspetto credo cambino a seconda delle stagioni) segue una degustazione dei vari prodotti. In una lezione-dimostrativa, i gestori dell’azienda presentano ricette particolari in un ambiente accogliente e familiare. È qui che si assaggiano sformati alle ortiche, tartine di verdure, vellutate, marmellate, confetture, torte salate, frittate e bevande di frutta e/o verdura. Un’esperienza senza uguali per vegetariani e buongustai.
Bacino naturale di ARCACHON e la Duna di Pilat
Località costiera ad un’ora di treno da Bordeaux
La Duna di Pilat, al di fuori di ogni aspettativa; mai mi sarei aspettata di vedere un paesaggio simile in Francia. Per raggiungere la duna ci sono due alternative: l’autobus o la bici; rimanendo fedele al tour preferisco pedalare. In sella alla bicicletta, noleggiata sul posto insieme ad altre quattro signore del gruppo Jonas, attraverso un elegante quartiere residenziale con ville immerse nel verde, proseguo lungo la pista ciclabile che costeggia l’Oceano Atlantico, entro in un’estesa pineta fino ad arrivare alla Dune du Pilat. Sarà che la meta conquistata in bici, piuttosto che con le comode quattro ruote, vale il doppio, ma una volta arrivati lo spettacolo è impressionante. Davanti agli occhi si para una gigantesca montagna di sabbia, la più alta d’Europa, secondo l'Istituto di Geologia del Bacino Aquitano. La grande Duna di Pilat è stata dichiarata patrimonio nazionale dal 1978. Si sale sull’enorme montagna di sabbia attraverso una ripida scala con funi laterali, per un’altezza variabile nel tempo che oscilla tra i 100 e i 120 metri e oltre (fenomeno unico di questo genere). Una volta arrivati sulla cima lo sguardo ne rimane impressionato, la lingua di sabbia si estende per più di 3 chilometri imprigionata tra il blu dell’oceano Atlantico e il verde della pineta. Per scendere basta buttarsi in picchiata, correre a salti e balzi, ridiscendere le scale o scivolare con tavolette da surf inventate all’ultimo minuto.
Archachon – è una rinomata località balneare sulle sponde dell’Oceano Atlantico. Appena arrivati si sente subito il fervore e l’agitazione tipica di una turistica città di mare, il contrasto è ancora più forte dopo giorni nelle tranquille e verdi colline dell’hinterland bordolese. Arcachon è un elegante centro di villeggiatura apprezzato sin dalla metà dell’Ottocento allorché attirò l’attenzione dell’aristocrazia parigina che ne fece meta riservata e lussuosa. È caratterizzato da sontuose dimore ottocentesche dei più svariati stili. Rinomato centro di ostricoltura e pesca, Arcachon è per le ostriche ciò che Bordeaux è per il vino: la capitale!
Bordeaux
È il capoluogo del dipartimento francese della Gironda ed è nota in tutto il mondo per l'omonimo Bordeaux,uno dei vini francesi maggiormente conosciuti ed apprezzati. Nel 2007 l'UNESCO ha definito il centro storico di Bordeaux patrimonio dell'umanità.
Da vedere:
Place de la Bourse (realizzata dall’architetto reale Jacques Ange Gabriel tra il 1730 e il 1775) lungo la riva del fiume Garonna con le Miroir d’Eau da cui bocchettoni fuoriuscire una pellicola d'acqua e del vapore dando la sensazione di poter camminare sull'acqua.
Le numerose chiese caratterizzate da una forte impronta romanica con meravigliosi portali cesellati di figure bibliche come la Cattedrale di St. Pierre, la torre di St. Michel, la torre campanaria Grande Cloche (Campana del 1775 pesante 7.800 kg con un orologio del 1759) e l’affascinante Porta Cailhau (Antica porta cittadina delle mura medioevali, costruita alla fine del XV secolo). La Chiesa Sainte Croix, antica chiesa abbaziale del XII-XIII secolo, distrutta e ricostruita a più riprese.
La cattedrale, in stile romanico, di Saint-André (consacrata da papa Urbano II nel 1096) e la torre Pey-Berland (costruita tra il 1440 e il 1450 isolata dal resto dell'edificio), l’Esplanade des Quinconces (considerata la più grande piazza d’Europa), l’imponente Monumento ai Girondini, con le sue fontane.
Il mercato di Saint Michel, quartiere per lo più popolato da musulmani, dove è possibile trovare spezie esotiche di ogni tipo e la Basilica di San Michele, in stile gotico, costruita a partire dalla fine del XIV secolo e completata nel XVI secolo, le cui vetrate andarono distrutte nei bombardamenti del 1940.
I resti dell’anfiteatro romano noti come Palais Gallien.
Al tutto si aggiungono i tanti locali caratteristici del centro città, con pub, cafè e ristoranti dai differenti stili, senza tralasciare Le Bar a vin, raffinate enoteche simili a vetrine delle gioiellerie, dove il tintinnio e la lucentezza dei calici si mescola all’eleganza degli arredi; dove le ricche carte dei vini propongono aromi e profumi prelibati a cui i sommelier sanno abbinare formaggi francesi d’eccezione.
La cena di commiato è al ristorante in Place du Parlement, “Chez Edouard”.
Ottimo e poco costoso ci dicono, magari è vero, ma di certo non si tratta di un ristorante di nicchia, c’è gente che fa la fila fuori del locale per entrare mentre dentro è stragonfio di gente che mangia e chiacchiera confusamente tra il fracasso di piatti, coltelli e forchette, moooooooolto turistico, direi! A seguire, foto di rito vicino alla fontana (ogni gruppo Jonas ne ha una, immagino!). Ultimo giro al Miroir d’Eau e saluti finali.
Il giorno successivo ognuno rientra al proprio “paese d’origine” come vuole e io condivido il viaggio di ritorno con due simpatiche persone del gruppo Jonas: il musicista - sommelier Filippo (è proprio piccolo il mondo, abita a Monteporzio, a meno di 20 km dalla mia città) ed una bizzarra (svagonata) signora di Bologna. Il solo viaggio in loro compagnia è valso il prezzo del biglietto!